C’era in Matteo qualcosa in più:
l’efficacia, la gioia nel ricercare.
Uomo buono e di fede speciale, da lui si imparava a fare scienza in modo umano, a dare invece che a prendere.

(Prof. Lamberto Maffei)

Matteo Caleo nasce alla Spezia nel 1970.
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico alla Spezia, si iscrive alla facoltà di Scienze Biologiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove è allievo del Prof. Lamberto Maffei e dove si laurea cum laude nel 1994.

Nel 1995 inizia il Perfezionamento (PhD) in Neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore, studiando il ruolo dei fattori neurotrofici (NGF) nello sviluppo del sistema nervoso. Consegue il Perfezionamento in Neurobiologia (70/70 cum laude) nel 1998.

Subito dopo il PhD vince una borsa di studio della Fondazione Levi-Montalcini e svolge attività di ricerca a Roma.

Nel periodo 1999-2001 è assegnista di ricerca della Scuola Normale Superiore e nel 2000 è anche Visiting fellow presso il laboratorio del Prof. Pietro De Camilli, Department of Cell Biology, Yale University.
Negli anni 2001-2018 è Ricercatore, Primo Ricercatore e Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa.

Dal 2018 al 2022, quando muore a causa di un tumore, è professore ordinario di Fisiologia all’Università di Padova, presso il Dipartimento di Scienze Biomediche.

È ricordato soprattutto per aver fornito contributi importanti nel campo della neurofisiologia, in particolare nella degenerazione e plasticità del sistema visivo e del sistema nervoso centrale.
Tra i più rilevanti si ricordano uno studio degli effetti della proteina BDNF sulla neurogenesi adulta, una serie di studi sugli effetti della tossina botulinica sul cervello e studi di base sulla fisiologia della corteccia visiva.
Tra i contributi più recenti, uno studio sull’utilizzo di soluzioni di robotica avanzata per aumentare l’efficacia della riabilitazione post-ictus, al quale ha partecipato con un team di studiosi internazionali.

Per la rilevanza e le ricadute dei suoi studi, Matteo Caleo ha ottenuto finanziamenti da enti e istituzioni nazionali e internazionali, quali: International Institute for Research in Paraplegia (Zurigo), Unione Europea (H2020), Boehringer Ingelheim Fonds, Telethon, AIRC, Ministero della Salute, MIUR, Regione Toscana, CNR, Fondazione Pisa, Compagnia di San Paolo, Fondazione Mariani.

Tanti sono gli allievi e le allieve che lo ricorderanno: oltre a essere professore all’Università di Padova, era infatti stato titolare di corsi presso l’Università di Pisa (“Neurobiologia Comparata”), la Scuola Normale Superiore (“Dalla neurofisiologia alla percezione”) e la Scuola Superiore Sant’Anna (“Clinics and Neuroscience”), oltre a essere membro delle commissioni per l’ammissione al concorso ordinario della Scuola Normale, associato del Laboratorio di Fisiologia, e relatore di numerose tesi di perfezionamento.

È stato organizzatore e chairman di congressi e simposi, ma una cosa che ha amato particolarmente, per la sua attenzione ai giovani, è stata l’organizzazione delle Olimpiadi delle Neuroscienze, competizione promossa dalla Società italiana di neuroscienze (SINS), per accrescere fra gli studenti l’interesse per lo studio della struttura e del funzionamento del cervello umano, di cui era stato anche coordinatore nazionale.

Fino al matrimonio ha vissuto a Ceparana di Bolano con la mamma, il papà e l’adorato fratello Lorenzo. Successivamente si è trasferito a Montignoso (MS), dove ha trovato una comunità che lo ha apprezzato dal primo momento e dove, con la moglie Laura e i due figli Marco e Pietro, ha formato la sua famiglia.
Nel 2018 il Comune di Bolano gli ha attribuito la cittadinanza onoraria per meriti scientifici.

Matteo Caleo was born in La Spezia in 1970.
After attending high school in La Spezia, he enrolled in the Faculty of Biological Sciences at the Scuola Normale Superiore in Pisa, where he was a student of Prof. Lamberto Maffei and where he graduated cum laude in 1994.

In 1995 he won a PhD fellowship in Neurobiology at the Scuola Normale Superiore, studying the role of neurotrophic factors (NGF) in the development of the nervous system. He obtained his PhD in Neurobiology (70/70 cum laude) in 1998.

Immediately after his PhD he won a scholarship from the Levi-Montalcini Foundation to carry out research activities in Rome.

In 1999-2001 he was a research fellow at the Scuola Normale Superiore, and in 2000 he also was Visiting fellow in Prof. Pietro De Camilli laboratory, Department of Cell Biology, Yale University.
From 2001-2018 he was Researcher, First Researcher and Research Executive at the CNR Institute of Neuroscience in Pisa.

From 2018 to 2022, when he died because of a tumour, he was Full Professor of Physiology at the University of Padua, in the Biomedical Sciences Department.

He is best remembered for making important contributions in the field of neurophysiology, particularly in the degeneration and plasticity of the visual system and the central nervous system.
Among the most relevant are a study of the effects of the BDNF protein on adult neurogenesis, a series of studies on the central effects of botulinum toxin and basic studies on the physiology of the visual cortex.
More recent contributions include a study on the use of advanced robotics solutions to increase the effectiveness of post-stroke rehabilitation, in which he participated with a team of international scholars.

Due to the relevance and impact of his studies, Matteo Caleo had obtained funding from national and international bodies and institutions, such as: International Institute for Research in Paraplegia (Zurich), European Union (H2020), Boehringer Ingelheim Fonds, Telethon, AIRC, Ministry of Health, MIUR, Tuscany Region, CNR, Pisa Foundation, Compagnia di San Paolo, Mariani Foundation.

Many students will remember him: in addition to being a professor at the University of Padua, he also gave courses at the University of Pisa (‘Comparative Neurobiology’), the Scuola Normale Superiore (‘From Neurophysiology to Perception’) and the Scuola Superiore Sant’Anna (‘Clinics and Neuroscience’), as well as being a member of the Scuola Normale’s admission commissions for ordinary competition, an associate of the Laboratory of Physiology, and the supervisor of numerous postgraduate theses.

He was organiser and chairman of congresses and symposia, but one thing he particularly loved, due to his focus on young people, was the organisation of the Italian Brain Bee Competition (Olimpiadi delle Neuroscienze), a competition promoted by the Italian Society of Neuroscience (SINS), to increase interest among students on the structure and function of the human brain, of which he was also national coordinator.

Until his marriage, he lived in Ceparana di Bolano with his mother, father and beloved brother Lorenzo. He later moved to Montignoso (MS), where he found a community that appreciated him from the first moment and where, with his wife Laura and two children Marco and Pietro, he set up his family.
In 2018, the municipality of Bolano awarded him honorary citizenship for his scientific merits.

Matteo amava fare scienza insieme agli altri, per conoscere e capire.

(Prof. Cesare Montecucco)

Matteo era uno scienziato eccezionale, generoso e ammirevole per la sua integrità.

(Prof. V. Hugh Perry)